Una ragazzina ribelle. Che a un certo punto decide di non voler più studiare. Che, piuttosto di studiare, va a lavorare. Ma che fare? Andare a fare la lavorante da una parrucchiera, le sembra una soluzione possibile. Provo, pensa. Ed è colpo di fulmine. Da quel momento, la ragazzina, che nel frattempo diventa adulta, non smette un secondo di lavorare, studiare, specializzarsi. Ancora oggi, e di tempo ne è passato parecchio, si aggiorna, frequenta corsi e fiere, parte ogni anno per Londra, dove studia le nuove tecniche di colorazione e di taglio, per tornare più innamorata, brava e professionale che mai.
Una donna minuta, scattante, e con una grinta da far invidia a certe adolescenti, Gabriella o “La” Gabry come tutti la chiamano, pettina le teste più estrose e quelle più classiche, nel suo salone Gabry Hair Studio.
Tagli modernissimi, audaci, creativi, per le clienti più eccentriche, tagli più classici, ma non per questo meno accurati, e colori luminosi, per le persone più tranquille.
In compagnia delle sue fedeli e pelosissime Matilda e Camilla, mascotte del salone, che la seguono ad ogni passo, salvo addormentarsi sui loro cuscini, coadiuvata dall’insostituibile Betti, Gabry stupisce le clienti con tecniche d’effetto.
Attentissima, oltre che a tagli e colorazioni, Gabry si dedica alla ricerca di prodotti naturali con i quali potersi prendere cura dei capelli delle clienti. Shampoo, balsami e creme a base di capperi, pomodori, meloni e lenticchie, solo per dirne alcuni, danno l’idea del suo studio continuo, nel scegliere i prodotti per avere capelli sani.
Proprio perché è instancabile e appassionata, non smette di cimentarsi in esperienze nuove, e così, per diversi anni, ha prestato la propria opera per acconciare i partecipanti a programmi televisivi come, per citarne solo due, il Festivalbar e il Festival di Sanremo.
Ecco, questo è il mondo “della” Gabry, un locale piccolissimo, allegro, frenetico, caotico perché creativo, da cui escono clienti soddisfatte con i loro capelli nuovi, a cui lei, nonostante i modi sbrigativi, trova il tempo di lanciare un sorriso.