Tutto nasce in casa, la casa di Ambrogio e Maria Vittoria, marito e moglie. Siamo nel 1953 tappezziere lui, sarta lei, decidono di provare ad avere un’attività tutta loro. Confezionano rivestimenti tessili di poltrone, divani e sedie, in seguito aggiungono le tende. I clienti arrivano e, negli anni sessanta aprono il primo laboratorio, hanno pochissimi tessuti ma, la qualità, sia dei tessuti sia delle lavorazioni è alta e il negozio diventa presto un punto di riferimento.
Il lavoro aumenta e aprono il loro negozio chiamandolo “De Filippi” L’offerta aumenta, aggiungono cuscini, tappeti, trapunte, Maria Vittoria crea copriletto bellissimi. Il negozio è avviato e conosciuto in tutta la provincia e oltre.
Terminato le scuole superiori, i loro figli, Anna e Silvio, entrano a far parte dell’azienda artigianale. Sono giovani, pieni d’idee e intraprendenti.
Aprono un’attività parallela che si occupi delle strutture e dei binari per le tende, si occupano anche di tende da sole per esterno.
Con la scomparsa del padre, Anna e Silvio uniscono le due attività. In seguito, insieme al cugino Egidio, creano una società Velaria la chiamano, per, oltre al resto, produrre tende veneziane, zanzariere, rulli tecnici, arredo tessile. L’azienda s’ingrandisce sempre più, la piccola attività iniziata da due persone in un appartamento ora conta venti dipendenti e un immenso capannone.
Lo storico negozio è ormai troppo piccolo perché contenga l’enorme proposta e così, il vecchio “De Filippi”, ora Velaria Showroom, apre un nuovo spazio poco distante, e altri due in città diverse.
Il nuovo bellissimo negozio si arricchisce di un’ampia scelta di biancheria per la casa e di graziosissime pochette e piccole borse che le sapienti mani delle artigiane dell’azienda creano.
In fondo, però, la tradizione continua, la Signora Maria Vittoria cuciva le tende in casa, le sarte di Velaria le cuciono in un capannone di duemila mq. Ma gli insegnamenti e le abitudini che avevano quando con loro c’era la Signora sono rimasti. A metà mattina è d’obbligo, come allora, la merenda, chi porta la torta fatta in casa, chi la focaccia, chi i biscotti, un buon caffè e si ricomincia a cucire. La qualità, l’artigianalità, la cura per i dettagli, il desiderio di fare bene le cose, sono rimasti gli stessi.