Un pomeriggio di fine autunno, due simpatiche sorelle, un prato senza fiori. Ecco che inizia il nostro pomeriggio fotografico. Ah sì, dimenticavo… un pomeriggio di fine autunno, due simpatiche sorelle, un prato senza fiori e …Teddy.
Un loro amico straniero? No! Il loro amato cagnolino? Nemmeno! Il loro orsacchiotto di peluche? Eh si! Il loro inseparabile orsacchiotto di pleluche!.
Teddy ed io fino ad allora non ci conoscevamo, ma abbiamo fatto amicizia e passato tutto il pomeriggio insieme. E’ simpatico, è vero, è anche carino, ma, come dire, è un po’ come il prezzemolo, sta ovunque.
Raffa! (mi chiamano quasi tutti così) facciamo una foto qui vicino all’albero? Sì va bene. Ahhhh aspetta non c’è Teddy! E corri a prendere Teddy.
Visto che siete sorelle, facciamo contenta la mamma che vuole una foto con voi due insieme. Siiiii, aspetta che prendo Teddy! La mamma ed io ci guardiamo, mamma fa spallucce, va bene bisbiglia, una foto con Teddy ci sta. UNA!
Una? Teddy ha giocato con noi, ha fatto merenda con noi, ha corso con noi, instancabile, ha sempre sorriso, lui, ha un buon carattere, non si arrabbia mai, nemmeno quando gli si dice stai un po’ lì seduto e non muoverti. Lui ti guarda con i suoi occhioni grandi, sorride e si mette in posa. Dove? Tra le braccia delle sorelle, ovvio!
Riesco a convincere la più grande a fare qualche scatto noi due da sole. Durato tre scatti? Quattro? Poi mi ha detto “ecco, le abbiamo fatte. Ora vado a prendere Teddy e le facciamo con lui”.
Raffa vieni!, dice la piccola, fammi una foto con teddy! Anzi, falla a Teddy! Ed ecco che il viso della bimba scompare dietro il grosso peluche color nocciola.
Ci riprovo. Facciamo la foto per la mamma con voi due insieme? Si aspetta prendiamo Teddy! No dai su, facciamone una con voi due da sole. Borbottii, musi, arrabbiature, mamma ed io a convincerle. Teddy mi ha confessato di essere un po’ stanco, vuol fare un pisolino, lasciamolo riposare. La piccola mi guarda, la più grande sorride, lei è grande, sa benissimo che Teddy non parla. Ma lo sa anche la piccola e sta al gioco. Finalmente abbiamo la foto…senza Teddy! È durato pochissimo. Lui è riapparso. Si è svegliato! È emerso dall’erbetta sorridente e peloso. È carino, inutile negarlo, ma è veramente un orsetto invadente!
Questa è stata la mia giornata con Teddy, in un pomeriggio di fine autunno, su un prato senza fiori, con due splendide sorelle innamorate del loro peluche, con una mamma rassegnata al fatto di avere un terzo figlio nelle foto (non è vero, la faccio tragica ma le foto senza Teddy ci sono!) e con la consapevolezza che non dovrò mai, in futuro, sottovalutare l’importanza degli orsetti di peluche.
LE PAROLE DEL MIO LAVORO:
Reinventare il servizio: Per ogni servizio fotografico preparo in anticipo una scaletta indicativa degli scatti. Quando si fotografano i bambini però è impossibile attenersi alla scaletta. A volte si tratta di fare solo qualche cambiamento, a volte bisogna stravolgerla tutta e … reinventare sul momento il servizio. Di solito mi affido all’istinto senza troppe preoccupazioni.
Empatia: lavorando con i bambini ho imparato a entrare in sintonia con il loro modo di vedere il mondo e il servizio fotografico diventa un gioco da fare insieme, da guidare e rendere vivace con qualche idea e stimolo.
Vuoi avere qualche informazione in più sul mio Sevizio Bambini? Leggi qui (link alla pagina corrispondente)
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