Ci abbiamo messo circa tre mesi per organizzare questo servizio. Non per la difficoltà della scelta della location, non per la complessità del’allestimento del set. No. Non per questo.
Il tempo ci ha remato contro. Ogni volta che organizzavamo la giornata, puntualmente dopo giorni e giorni di sole pazzesco, incredibilmente arrivava un nubifragio! E quando non era il tempo, i tre-fratelli-tre, si ammalavano. Essendo piccoli e fratelli cosa facevano? Si passavano i malanni a vicenda!
Ma avevamo deciso di utilizzare la spiaggia ed il mare per il nostro servizio, era lì che lo volevamo e quindi.. abbiamo pazientemente aspettato.
Finalmente arriva il gran giorno, mezzo sole malaticcio ma, ormai sfinite, la mamma ed io abbiamo accettato anche una giornata non splendida, e speranzosi, partiamo tutti: Giovanni, Mattia, Gabriele, mamma, papà e io alla volta della spiaggia decisa come location. E lì … è stato il delirio!
Non avevo pensato (ahimè) che avrei dovuto fotografare tre maschi! E i maschi,si sa …vedono sassi e pensano di tirarli in mare, vedono legnetti e decidono di fare gli spadaccini, vedono gli scogli e cosa pensano di fare? Di salirci sopra!
Bello, sì, tanti spunti per ritratti singoli è vero, ma la mamma voleva una foto di famiglia, tutti insieme! Era importante stessero tutti abbastanza vicini. È stata un’impresa. Devo dire che mi sono divertita tantissimo, sono bambini fantastici, allegri e divertenti ed io ogni tanto dimenticavo di fotografarli e mi divertivo a guardarli (lo so, non è molto professionale ma io sono così).
Finalmente riusciamo, con mamma e papà, a riunire la truppa ma…quel sasso lì è veramente bello non lo si può lasciare per terra, anzi, bisogna giocarci, e magari lasciarci sotto un ditino. E così Mattia si pesta un dito e giù a piangere.
Calmiamo Mattia, ricompattiamo il gruppo ma… il legnetto che ha in mano Giovanni lo vuole Gabriele. Ma Giovanni decide che il legnetto l’ha trovato lui ed e solo suo. E Gabriele inizia a piangere. Calmiamo Gabriele e nel frattempo le nuvole decidono di venire a vedere cosa succede sulla nostra spiaggia e così il sole se ne va.
Il sole va, viene, Mattia piange, Gabriele piange, Giovanni gioca da solo, la mamma e il papà li guardano sconsolati ed io rido ed invento giochi.
Sembra una giornata terribile raccontata così, vero? Invece è stata una giornata bellissima. Sembrerà strano, ma Giovanni Mattia e Gabriele si sono divertiti, erano contenti, mamma papà ed io sfiniti ma soddisfatti. Il lavoro c’era. Sbirciando nella macchina avevo visto alcuni scatti ed ero soddisfatta.
E poi, la tenerezza di vedere il più piccolo che costantemente controllava cosa facevano i fratelli e li imitava , è stata una sensazione bellissima .
Questo è il racconto di una giornata fatta di fotografia, risate, pianti, grida allegre e grida arrabbiate, di amore e tenerezza, una mia giornata di fotografa di famiglie.
LE PAROLE DEL MIO LAVORO:
COGLI L’ATTIMO: sfrutta gli imprevisti per creare una situazione divertente e insolita. Fotografare 3 bambini rende molto improbabile avere 3 soggetti in posa perfetta. Bisogna approfittare dei momenti adatti a scattare, e di fronte all’imprevisto…fare di necessità virtù. Questa è una delle cose che preferisco del mio lavoro a contatto con i bambini.
Scopri qualcosa di più sul servizio fotografico bambini.
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