Tempo fa mi è capitata tra le mani una vecchia, vecchissima fotografia, avevo tre anni,la  foto di un giorno di Natale in famiglia. Eravamo tanti e sorridenti. Ho iniziato a pensare alle persone che vi erano ritratte. Chi non c’è più, chi ho rivisto da poco, chi vedo tutti i giorni. Ho pensato alle storie di ognuno di noi, alle vite di ognuno di noi. Ed è stato bello. C’era tanta della  mia vita in quella foto, passata, presente e futura.

Mi sono venuti in mente la dolcezza della mia bisnonna, i saggi insegnamenti di mia nonna, le battute di mio zio, i giochi con i miei cugini.

Felice di aver trovato quella foto. Per un momento mi sono immersa nella mia storia, nella mia vita, nelle mie radici.

Ecco perché do’ così importanza al ritratto di famiglia. E’ importante per me, al punto che , insieme all’amore che ho  per i bambini, ho fatto si che diventasse il mio lavoro.

Perché considero importantissimo preservare la memoria della propria famiglia. Perché un giorno, qualcuno possa immergersi nelle sue radici, rivivere momenti, rivedere, col cuore, persone care.

Recentemente  ho fotografato per ben due volte quattro generazioni di donne. Bisnonna, nonna, mamma e figlia. E’ stato  bellissimo, emozionante,  coinvolgente. Ognuna delle due famiglie mi ha regalato emozioni e sensazioni differenti, ma, entrambe,  mi hanno commosso.

Entrare in punta di piedi nella storia di una famiglia è sempre una sensazione magica. Ho fotografato quasi in silenzio, per non disturbare la loro intimità.

C’era tanto davanti a me, tanta storia, tanto detto senza non dire, e mi ha reso felice.

E spero, anzi sono sicura che abbia reso felici anche loro. Sono convinta che resterà loro il ricordo di un  momento vissuto con emozione, ed una foto, che resisterà al passare del tempo, degli anni e delle generazioni.

Questo è ciò che amo del mio lavoro.

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