Apre un cassetto,  ma dove è finito lo scotch?

E’ uno di quei cassetti di cose alla rinfusa, tutti, o quasi, ne abbiamo uno. Nascondono sorprese, mozziconi di matite, puntine, spille, segnalibri, nastri riciclati, vecchie bollette.

Da un quaderno, consumato e sgualcito, finito lì chissà perché, spunta una foto, in bianco e nero, un po’ spiegazzata e con i bordi consumati.

La guarda e un’improvvisa tenerezza di impossessa di lei.  E’ la foto dell’ultimo anno della scuola elementare, c’è la classe al completo, maestra compresa.

Mamma mia quanti annii!  – pensa.

Chissà come sono diventate le mie compagne, chissà cosa faranno. – continua a pensare.

E dal pensiero all’agire è un attimo. Si attacca al telefono, ad internet, a facebook e , con un tam tam incessante ed inaspettato, trasforma il suo pensiero in una “Pizza delle Elementari”.

Ed eccole lì, arrivare alla chetichella, la sera fissata per la “pizza”.

Alcune entusiaste, altre stupite, alcune sole, altre a coppie.

Un coro di “Ciaooooo, come staiiii!!!” si alza e riempie l’aria.

Abitano tutte nello stesso paese, è vero, ma si sono perse di vista, ognuna di loro ha preso una strada diversa.  Qualcuna è rimasta in contatto, qualcuna si è proprio staccata dal gruppo. Per quasi cinquant’anni hanno perso le tracce le une delle altre.

Ma, ora, sono tutte lì.

E dopo i primi minuti si stupore, entusiasmo, incredulità, magicamente si ricreano le dinamiche del tempo della scuola.

Sedute a tavola, quelle che erano nel banco insieme.. si siedono vicine.  Quelle che chiacchieravano, parlano in continuazione. La timida della classe è ancora timida e silenziosa. La studiosa è rimasta tale a tal punto che ora insegna. La casinista fa casino. Quella giudiziosa, sembra proprio che ancora lo sia. Quelle silenziose, fanno silenzio. E quella sempre sulle nuvole (che sarei io) non si è ancora decisa di scendere da lassù.

E la serata va avanti, tra ricordi, aneddoti, risa e schiamazzi, qualche momento di commozione, tante domande e altrettante risposte.

La promessa di rivedersi nuovamente, di tenersi in contatto.  Ma bisognerà aspettare che qualcuno, inaspettatamente , trovi un’altra foto.  Dubito succederà. No non sarà possibile,  non sono mica stampate. Le  foto scattate la sera della pizza sono state fatte col telefono, sono digitali. Prima o poi spariranno, dimenticate in qualche cartella del pc, o in qualche hard disk.

Difficilmente, salteranno fuori  come per magia. Accontentiamoci di queste.

 

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