“Facciamo della gravidanza un’occasione in cui apprezziamo i nostri corpi femminili” (Merete Leonhardt).
C’è una frase ricorrente che aleggia nel mio studio quando vengono delle mamme in attesa. Ed è : “Sono incinta e non mi piaccio. Hai visto quanto sono grassa? Sono gonfia! Le gambe gonfie. Le mani gonfie. Sono tutta rotoli di ciccia. Sembro Shrek. Non mi piaccio. Non mi piaccio. Non mi piaccio.”
Hai voglia a dire loro che non è così, che sono bellissime. Che sono morbide, magari si, è vero, a volte un poco sovrappeso, ma, caspita! Portano in grembo una creatura! Avrà ben il diritto di nutrirsi e crescere dentro quel minuscolo spazio che è la loro pancia no?

Eppure, eppure non c’è donna che , trovandosi in stato interessante ti dica:”Hai visto come sto bene? Che sguardo sereno che ho? Che bella la mia panciona tonda?”
No . Il coro è unanime. Non mi piaccio. Ed io? Cerco di convincerle del contrario. E non lo faccio perché devo, per piaggeria, vengono da me per essere fotografate posso dire loro che non sono belle? No. Per me sono davvero bellissime. Mi piace il loro sguardo che, anche se loro non se ne rendono conto, si addolcisce, talvolta gli occhi sono languidi. Mi piacciono le forme che sono morbide, dolci anch’esse, accoglienti, ed in effetti “accolgono” una nuova vita. Mi piace la calma che trasmettono. Ed i movimenti , che sono più lenti e possono sembrare più goffi a volte, ma sono rispettosi del bimbo che portano in grembo, e lo proteggono.
Spesso quando si siedono mi sento dire :” Guarda come devo stare seduta”, ma certo, vorrai far star comodo anche il tuo bimbo? Siete in due su lì seduti.

Vengono in studio titubanti, non sentendosi a proprio agio nel loro corpo, non si riconoscono, vogliono le foto ma non vogliono le foto. Sono combattute. Vorrebbero il ricordo ma, sentendosi brutte non vorrebbero vedersi.
La magia inizia già al momento di decidere come vestirsi. Quando apro il mio armadio ed escono gli abiti leggeri, impalpabili, svolazzanti e romantici che acquisto per loro, davanti ai quali, anche la più restia ad indossarli resta a bocca aperta.

Li provano e gli occhi sorridono, le labbra sorridono, e non ci sono più gambe gonfie, ciccetta, sguardo stanco.
Un po’ di trucco, i capelli in ordine, le mani curate, la magia dello svolazzo degli abiti ed ecco la trasformazione.

Quello che però mi affascina di più è che, una volta viste le fotografie che ho scattato, improvvisamente, si piacciono. Si vedono belle. Brillano gli occhi guardandosi. Ogni tanto, a volte, scappa un “ma non sono grassa?” e alla mia occhiata laser che le fulmina, subito si correggono e dicono “ No, sono incinta”.

Ecco, questo è il motivo per cui amo fotografare le mamme in attesa, perché adoro vedere nei loro occhi la gioia di vedersi finalmente, nuovamente belle. Di regalare loro il ricordo di quanto erano radiose quando aspettavano il loro bimbo, e spazzare via tutti i mesi di non mi piaccio con la sola forza di una fotografia.
Questo è il compito di una fotografa di gravidanza.
Regalare il ricordo della bellezza di un momento magico nella vita di una donna e di una coppia.
Questo faccio io .

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