Agnese Casa. Chi, varazzino, non conosce questo negozio. Ampio, molto classico ed elegante, dove si vendono casalinghi delle migliori marche.
A illustrare e consigliare i clienti, Andrea e Barbara, sua moglie, che da anni si occupano di fare di
Agnese Casa, un punto di riferimento per chi cerca il meglio, in fatto di pentole, porcellane, vasellame, soprammobili.Andrea e Barbara, molto attenti alle esigenze della loro clientela, sono sempre alla ricerca di prodotti, che contemplino caratteristiche come la durata nel tempo, l’efficienza e la modernità.
Per questo motivo, organizzano anche eventi e dimostrazioni dal vivo con esperti in vari campi, gelatieri, pasticceri, cuochi e via dicendo.
Sono concessionari ufficiali di alcune marche e questo, permette loro di essere molto competitivi in fatto di prezzi e di offerte.
Per quanto bravissimi nel loro lavoro, Andrea rigoroso e silenzioso (e molto impegnato in quanto presidente della locale associazione commercianti), e Barbara, più fantasiosa e chiacchierona, non sarebbero qui se, quasi settant’anni fa, la Signora Agnese, la mamma di Andrea, per tutti solo Agnese, non avesse aperto la sua bottega.
Era un piccolo negozio di detersivi. Tutto brillava in quel piccolo, ordinatissimo e fornito spazio dai pavimenti lucidissimi. Si entrava e si era accolti da una giovane e sorridente Agnese, curata ed elegante, e si era avvolti dal profumo di pulito che riempiva l’aria.
Lavoratrice instancabile, Agnese, insieme al marito Aurelio, gestiva il loro negozio in maniera moderna e attenta ai cambiamenti.
Sfrecciava (fino a qualche anno fa) per il paese a bordo del furgoncino, che parcheggiava distante dal negozio, per non occupare spazi. Diceva lei “ i clienti non devono cercare parcheggio, devono trovarlo vicino al negozio”. Un’attenzione che solo una persona lungimirante e attenta poteva pensare.
Da allora di tempo ne è passato, le cose sono cambiate, i detersivi sono diventati casalinghi (ma un detergente per biancheria, profumatissimo, agli oli essenziali in negozio c’è), Agnese si gode la pensione e lascia che siano Andrea e Barbara a portare avanti l’attività.
Anche se, io penso, qualche consiglio e indicazione non li faccia mancare.